Sono nata in Sicilia, terra di transiti e approdi. A marzo, mese di transizione di cui sento, e spesso rifletto, clima variabile e cambiamento di luce. Nel 1967, tempo di grande fermento.
La mia formazione è scientifica, sono biologa e faccio la nutrizionista. Amo il mio lavoro che è (sembra) lontano dal mondo della scrittura e della lettura. Per farla breve, dirò che mi occupo di cibo e di salute. In realtà, il mio piccolo osservatorio tecnico-scientifico è una grande finestra sul mondo, su sintonie e dissintonie; una visuale che negli anni ha costruito un alfabeto funzionale alla comunicazione, motore e strumento dell’empatia e dell’ascolto.
Scrivo da sempre, da quando ho il ricordo della penna fra le dita e delle prime pagine bianche davanti a me. Una propensione che nel mio lavoro mi ha reso prolifica e creativa, producendo libri per bambini e saggi di nutrizione.
Nel 2007 ho scritto il mio primo romanzo, dopo il quale ho firmato un sorta di armistizio con la narrativa. Più per atto di umiltà nei confronti di chi fa e ha fatto della scrittura la sua professione e la sua vita, che per pigrizia o mancanza di idee.
Negli ultimi anni però, la mia passione è diventata più coraggiosa e si è fatta avanti con la pretesa di attenzione e fatica, convincendomi che la mia scrittura non è d’intralcio o danno a nessuno. Non è una sfida, né una gara, tanto meno la mancanza di rispetto verso chi si è già affermato. Semmai, è la necessità di imparare a guardare e a vivere questa passione profonda con la dignità che mi viene dagli anni e dalla propensione a raccontare, dalla volontà e dalla lettura assidua, dallo studio e dall’esercizio che spesso mi tengono incollata alla sedia per ore. Una #secondapelle, quindi, un’altra occasione per la mia creatività, che mi riempie di gioia e di tensione, mi commuove e mi appaga, spingendomi a sperimentare e a migliorare me stessa senza mai smettere di imparare dalla vita e dagli altri.
Questo blog non ha alcuna pretesa di lasciare tracce indelebili. Ciò che leggerete nasce dalle storie che mi svegliano la notte (chissà da dove arrivano!), da riflessioni, paure, analisi che mi capita di fare dopo la lettura di un libro o dopo un viaggio. Tutto è in divenire e non ha pretese di rientrare in categorie o altri contenitori predefiniti.
Non ho particolari obiettivi se non quello di usare le mie parole, dando dignità ai pensieri. Spero, con questa mia #secondapelle di riuscirvi almeno in parte.
Giusi D’Urso