Sembrava

Sembrava stranezza. Quando la sgridavano apriva la cartella e cominciava a piangerci dentro. Non avevo mai visto una bambina piangere dentro una cartella. Ne avevo vista una infilare un dito in una presa, un’altra fare a botte per strada, un’altra ancora imbambolarsi alla finestra. E io stessa, a volte, avevo fatto cose strane, infilare la… Continua a leggere Sembrava

Senza sapere niente

– Avrà freddo lì fuori? – Ma no, secondo me è abituata, viene dall’Ucraina. – Davvero? – Sì, mi ha detto Giorgio che è nata a Kiev, ma non so altro. – Secondo te quanti anni ha? – Che ne so? Non l’ho mica guardata, mi mette inquietudine. I due colleghi parlano di una una… Continua a leggere Senza sapere niente

Il treno

Le undici di un sabato sera. In attesa del treno ha preso un giornale e della liquirizia. Conosce i gusti di sua madre, la donna sul binario nel suo largo cappotto scuro. L’anno scorso la taglia era giusta e suo padre non era così alto e robusto accanto a lei, né aveva occhiaie così profonde… Continua a leggere Il treno

Volare

Da ragazzina ero così minuta e leggera che il vento forte mi portava via. Come quel giorno in cui, all’uscita di scuola, lungo la strada del ritorno, ero presa da pensieri pesanti e zavorre di responsabilità fuori posto, fuori tempo. Minuti intensi di cammino quotidiano, percorso due volte al giorno, avanti e indietro, in cui… Continua a leggere Volare

L’albero

Un giorno, vidi un ragazzo salire su un grande albero. Una pianta bella e maestosa, con grandi rami e tronco possente, di cui s’immaginano radici robuste e pervicaci sondare le viscere misteriose del suolo. A guardarlo da lontano, l’albero sembrava immobile e perfetto. Da vicino, superando quella vertigine che alzando gli occhi ci fa esperire… Continua a leggere L’albero