Suddivido il tempo in lembi
di cera e buona volontà.
Senza il sole si lavora meglio
ma il silenzio è feroce.
Lo edulcoro con bocconi di pace domestica.
Fra il dovere e la scrittura, il piacere
di poter scegliere
parole e persone,
senza rimorso alcuno.
C’è il calore della mia genìa
che con gli anni accoglie,
senza mortificare, dolori inevitabili
dell’accondiscendenza al tempo.
E mentre passa lo suddivido in lembi
intrecciando attese disilluse e parche.
Tutto ciò, vi giuro,
in cuor mio speravo.
© giusi d’urso