Mi piacciono le persone concrete e le giornate con qualche novità.
I progetti che mettono di buonumore e il rumore di scarpe sulla strada.
Mi piacciono le maestre autoironiche,
i ragionieri romantici, i cammini difficili da fare in compagnia.
Più siamo diversi e meglio è.
Gli ombrelli appoggiati a sgocciolare, i punti cardinali, gli scivoli lucidi dei giardinetti quando piove.
Mi piacciono i libri sconosciuti e quelli noti a tutti, il sapore che lasciano in bocca le primizie,
le foderine trasparenti dei quaderni di scuola, il piglio convinto degli educatori e il cuore generoso e schivo dei saggi.
Mi piacciono le mani rugose dei vecchi, la forma imprevedibile delle nuvole.
La convinzione di chi litiga e la mitezza di chi risponde col sorriso.
Mi piacciono i minuti dell’attesa davanti alla scuola e il viso acerbo e affamato degli adolescenti.
Ma più di tutto, mi piacciono i colori e il privilegio di vederli tutti.
Più siamo diversi e meglio è.
© giusi d’urso